sabato 4 gennaio 2020


L’Orologio del Mediterraneo 1942 (Dino)

Nel marzo1942 il Cacciatorpediniere “ Lanciere “ al comando del Capitano Casana, nello scontro della seconda battaglia della Sirte fu prima colpito e poi a causa di una tempesta imponente si mise alla “cappa “ e affondò con tutto l’equipaggio; (452 dei suoi 470), invano fu il cercare di trainarlo per tentare un salvataggio.  Pochi i superstiti, quasi tutti annegarono o preda degli squali. Diversi furono ricuperati in altri momenti, ma una zattera rimase in mare quasi due giorni o forse più (…); sopra vi erano un giovane ufficiale e due marinai, sembra anche un terzo (…) uno dei due o tre era mio fratello Dino. Essi vagarono per molto tempo in condizioni disperate fino a che un idrovolante italiano riuscì a trovarli e portarli in salvo. La stessa sorte toccò all’altro CT. “Scirocco!”…
<< Da un frammento del diario molto sbiadito, di mio Fratello >>, trovato nel suo zaino blu scuro, l’ultima volta che venne a trovarci a Riccione in viale C. Battisti 4, nella sua ultima licenza, lasciando lo stesso zaino e il suo contenuto (…). In seguito, non so se (vero), l’ufficiale si smarrì con la testa e fu ricoverato in un ospedale (…) credo in Liguria, degli altri marinai non si seppe più nulla nonostante le ricerche fatte da mio fratello.
Qualche anno dopo mio fratello, che per me era un mito (aveva dodici anni più di me); raccontandomi i fatti e la sua storia di volere andare in marina, come volontario, anche contro il parere dei miei genitori (…); mi regalò il suo orologio, compagno fedele di quei particolari momenti e che vide sparire i suoi camerati uno a uno, nella tempesta del mediterraneo dopo la battaglia. Purtroppo anche lui non visse molto (…) ma quel cacciatorpediniere, con il suo equipaggio, dovrebbe essere ricordato …
A Dino il mio fratellone
Gian Luigi Dondi

L’orologio del Mediterraneo “vulcain”